Integra gli estremi del reato di ricettazione, e non di riciclaggio, la condotta dell'imputato consistente nel versamento sul proprio conto corrente di assegni di provenienza illecita, previa sostituzione delle generalità del beneficiario con i propri dati ed apposizione della propria firma sui titoli for every girata, senza alcuna manomissione degli elementi identificativi dell'istituto bancario emittente o del numero di serie degli assegni (Sez. 2, Sentenza n. 12894 del 05/03/2015).
Tutto quanto sopra esposto, risulta incontestabilmente che con l’introduzione del reato di autoriciclaggio non vi sono più casi che sfuggono alla legge: se si è responsabili del ”reato presupposto” da cui derivano i proventi illeciti (anche semplicemente a titolo di concorso esterno) e tali proventi vengono riciclati o reimpiegati, si risponderà a titolo di autoriciclaggio oltre che del “reato presupposto” commesso;
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L’autoriciclaggio è il riciclaggio di denaro di provenienza illecita, compiuto dalla stessa persona che ha ottenuto tale denaro in maniera illecita.
Non è richiesto neppure l’individuazione dell’autore del medesimo. Il riciclaggio si realizza anche se il delitto presupposto è stato commesso da persona non punibile o non imputabile o quando manchi una condizione di procedibilità a tale reato.
In tema di misure cautelari l'accertamento del reato di riciclaggio non richiede l'individuazione dell'esatta tipologia del delitto presupposto, né la precisa indicazione delle persone offese, essendo sufficiente che venga raggiunta la prova logica della provenienza illecita delle utilità oggetto delle operazioni compiute.
Ricorre l’interposizione fittizia in tutte quelle situazioni in cui il bene, pur essendo formalmente intestato a terzi, ricada nella sfera di disponibilità effettiva dell’indagato o del condannato. Il delitto si caratterizza for each l’esistenza di un legame indissolubile tra “intento fraudolento” di cui all’artwork. twelve-quinquies e normativa di prevenzione/contrabbando ovvero i delitti di ricettazione, riciclaggio o reimpiego. La finalità di elusione delle misure di prevenzione patrimoniale o l’agevolazione dei reati di ricettazione, click here riciclaggio e reimpiego (in altri termini la fraudolenza) consente, inoltre, di distinguere il reato dalla situazione consentita e lecita di simulazione che può verificarsi in ambito civilistico (il caso paradigmatico è quello del papà e della mamma che procedono all'acquisto di un immobile, pagandone il prezzo mettendo in atto una donazione diretta o indiretta di denaro, ma non certo un’ipotesi di interposizione fittizia).
. Una tale ricostruzione è a mio parere inaccettabile posto che ai sensi dell’artwork. 43 comma 1 c.p. il delitto è doloso, o secondo l’intenzione, quando l’evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell’azione o omissione e da cui la legge fa dipendere l’esistenza del delitto, è dall’agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione. L’oggetto del dolo (quindi diretto) nel riciclaggio è costituito dall’evento pericoloso in senso naturalistico ossia dalla modificazione del mondo esterno provocata dal soggetto con la sua condotta di sostituzione, trasferimento o compimento di altre operazioni dirette advertisement ostacolare l’identificazione della provenienza illecita di denaro, beni e altre utilità: di tale provenienza egli deve essere pienamente consapevole. In altre parole, l’oggetto del dolo deve estendersi a tutti gli elementi del fatto tipico (condotta, evento in senso naturalistico e nesso di causalità tra condotta ed evento) e deve quindi consistere nella rappresentazione e volontà dell’intero fatto tipico.
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Meno marcati si presentano, invece, i confini tra il reato di riciclaggio e quello di favoreggiamento reale perché l'oggetto dei thanks reati è molto simile.
Considerato che il lavaggio (sostituzione e trasferimento) dei proventi illeciti deve consistere necessariamente in una attività diretta anche advertisement occultarne l’origine criminosa si potrebbe sostenere che la previsione consistente nel “compimento di altre operazioni in modo da ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa” sia in realtà superflua. Qualche autore ha giustamente sostenuto esistere uno spazio di autonomia nel caso in cui ad es. sia intervenuta l’apertura delle indagini e di conseguenza la condotta delittuosa si presenti arrive strumento volto alla loro neutralizzazione. D’altro canto, si tende a privilegiare un concetto molto ampio del termine “operazioni” facendovi rientrare tutte quelle attività che abbiano una reale attitudine ostacolatoria, dove ostacolare non significa rendere impossibile identificare la provenienza illecita dei proventi ma semplicemente renderla più difficoltosa.
Per intenderci, occorre che la condotta dia luogo advert una difficoltà nell’individuazione della provenienza delittuosa dei beni senza ovviamente determinare un’oggettiva impossibilità di accertare l’origine criminosa dei valori.
Avvocato penalista a Roma Attività in proprio svolta in prevalenza nel distretto della Corte di Appello di Roma. Assistenza e consulenza giudiziale e stragiudiziale nei confronti di persone fisiche e società di ogni livello. Solida esperienza e preparazione nel contenzioso civile e nella difesa processuale in materia penale. Solida esperienza in tema di danno alla persona, con particolare riferimento al diritto della circolazione stradale e alla responsabilità professionale medica sia in sede civile che penale. Solida esperienza in materia di frodi assicurative. Solida esperienza in tema di diritto penale d’imprese d’impresa.